Oristano, 22 agosto - 17
settembre 2005
Dall’22 agosto al 17 settembre, si terrà ad Oristano
la settima edizione del festival Dromos, organizzato dall’omonima
associazione con il contributo dell’Assessorato allo Spettacolo
e Attività Culturali
della Regione Autonoma della Sardegna, e degli Assessorati alla Cultura
della Provincia e del Comune di Oristano.
Non è un caso se il festival
Dromos quest’anno inizia
a Oristano l’11 settembre, una data che ha segnato la nostra
storia e che non è possibile dimenticare, perché l’orrore
di quell’11 settembre del 2001 continua ogni giorno nella paura,
fondata, di nuove stragi, frutto di una guerra invisibile e perciò più inquietante.
Da parte nostra vogliamo continuare a coltivare la speranza in un
mondo migliore, sul quale si possa vivere armonicamente, nel rispetto
reciproco.
A modo nostro, con la musica e l’arte, diffondiamo
un messaggio di pace, aprendo il settimo festival con lo spettacolo “Stazioni
Lunari”, un girotondo di anime diverse, legate dal
piacere di ritrovarsi insieme: quattro stazioni, cinque grandi artisti
e la band di Francesco Magnelli, per un’esperienza
di musica, teatro e comunicazione. Il 15 settembre lo stesso clima
si respira con un’altra produzione originale in anteprima nazionale, “Jocos”,
che vuole trasmettere l’amore per la vita attraverso antiche
e nuove sonorità; gli “Argia” ci
ricordano che la musica è un antidoto contro i veleni dell’esistenza
e Marino De Rosas ci riporta indietro con le sue
corde alla mitica età dell’oro, quando l’umanità era
felice.
Il 16 settembre apriremo i nostri
orizzonti con il progetto di jazz elettronico “Modern
Heads” di Antonello
Salis che fonde strumenti, sequenze elettroniche e immagini
manipolate in tempo reale: uno squarcio sulle infinite potenzialità della
tecnologia abbinata all’arte. Il 17 settembre un omaggio grande
blues italiano: la “Treves Blues Band”,
che farà felici tanti appassionati di questa musica intramontabile
e alle 23:00 Enzo Favata e Daniele
di Bonaventura con il progetto "Inner Roads"
un percorso d’improvvisazione tra acustico ed elettronico.
Le restrizioni legate alla crisi economica ci hanno
impedito di realizzare la grande mostra d’arte contemporanea
curata da Lorand
Hegyi, che avrebbe dovuto inaugurare il Foro Boario di Oristano,
elevando tale spazio al rango dei maggiori musei sardi; con la mostra
doveva essere pubblicato un grande Libro, adeguato all’importanza
dell’evento. L’ambizioso progetto è rimandato a
un momento migliore, che siamo certi arriverà. Sarà dunque
un festival di “sola” musica, ad essa affidiamo il nostro
messaggio di speranza e di pace, augurandoci che possa arrivare in
ogni cuore. Ringraziamo gli Enti che, anche nelle difficoltà,
continuano a credere nei nostri progetti, dandoci un sostegno concreto
perché si realizzino. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno
seguito in questi anni decretando il successo del festival; per il
nostro pubblico manteniamo la determinazione di creare grandi eventi
artistici che facciano rinascere la città di Oristano dalle
sue ceneri trasformandola inun centro propulsore di arte e di cultura.
La pazienza è la virtù dei forti...
Associazione Culturale Dromos